Il I luglio 2022 è scattata l’ora X, la scadenza per attivarsi con il pagamento tramite POS. Da questo giorno sono previste sanzioni per coloro che non si doteranno di un dispositivo che permetta ai propri clienti di pagare attraverso carte di credito e bancomat. Mi è parsa un’ottima opportunità per i miei clienti, anche se effettivamente non è chiaro se io dovessi essere obbligato a fornire ai miei clienti questa opzione di pagamento.
Cosa dice la legge in merito al POS
L’Obbligo del Pos è rivolto a tutti i commercianti e i professionisti dal 30 giugno. Per il mio commercialista non sono un commerciante, ma sono più un fornitore di servizi (consulente), quindi, anche se non è chiaro al 100%, e visto il basso costo, mi sono attivato per poter far pagare i miei clienti con il POS. La legge di riferimento è l’articolo 15 del DL 179 del 2012.
Le sanzioni per non avere il POS
Nel caso in cui io non fossi dotato di POS, allora la sanzione (multa) è pari alla parte fissa sommata alla parte variabile:
30 euro [parte fissa] + 4% del valore della transazione elettronica negata [parte variabile]
Questo significa che le multe partono da un minimo di 30 euro più il 4% dell’importo. Facciamo un esempio: su un pagamento di 50 euro la sanzione sarebbe di 32 euro, su uno da 100 euro sarebbe di 34 e via dicendo. Un aspetto interessante – rispetto al passato – è che non esiste più una soglia al di sotto della quale il commerciante o il professionista può rifiutare il pagamento elettronico senza rischiare multe: ogni cittadino ha il diritto di pagare anche pochi euro con carta. L’unica situazione nella quale non sarà applicabile la sanzione è la cosiddetta “oggettiva impossibilità tecnica”, e andrà chiarito quali occasioni rientrano nell’eccezione: se avessi un cliente a Pentema, e non prendesse il cellulare, ad esempio, sarei in qualche maniera giustificato.
Perché ho scelto SumUp (un POS semplice ed economico)
Ho scelto SumUp perché l’attivazione è stata rapidissima, i costi sono contenuti (1,95% sulla commissione) e non sono previsti costi fissi. Su una fattura di 100 € + IVA, SumUp trattiene 1,95 €, il che mi pare accettabile. SumUp non ha costi fissi (se si esclude il costo per l’acquisto del dispositivo fisico (a partire da 29 €, adesso in offerta a 14 €) e la commissione per tutte le carte (carte di credito e carte di debito) sempre uguale dell’1,95%. Se non ricevo pagamenti, l’utilizzo del POS è completamente gratuito, e quindi non è previsto alcun costo fisso ricorrente. Altro aspetto positivo è il fatto che SumUp non sia POS legato o gestito da alcun istituto bancario, e per questo motivo non mi è stato chiesto di aprire un conto corrente dedicato: si collega al mio conto corrente i cui dati sono stati forniti durante la creazione di un profilo su sumup.it.
Alternative a SumUp
Altre alternative a SumUp sono offerte da Nexi, MyPOS, Axerve, Zettle.