5 Luglio 2022
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18 anni di partita IVA

5 luglio 2022: 18 anni di partita IVA

18 anni di partita IVA

Il 5 luglio 2004 ho aperto la partita IVA: 18 anni fa.

Prima l’esperienza biennale presso il provider/web agency Blue C.H.I.P.S. di Sampierdarena, poi l’esperienza – sempre biennale – con Sogea, la scuola di formazione aziendale di Confindustria Liguria poi acquisita da Rina Training Factory e poi la partita IVA: ai tempi avevo un piccolo parco clienti da coltivare, da seguire, da far crescere, e dal 5 luglio 2004 è iniziata l’avventura.

Ai tempi non avevo in realtà ben chiaro cosa sarebbe significato il lavoro autonomo: avevo solo un vago senso di ansia per quello che sarebbe accaduto, unitamente all’entusiasmo di iniziare una nuova fase della mia vita lavorativa: pensieri e preoccupazioni, soddisfazioni e successi, salite e discese, fatture attive e passive, note di credito e certificazioni delle ritenute di acconto, clienti, fornitori e commercialisti.

Nel corso di questi 18 anni (più altri 7 di effettivo lavoro) ho stretto rapporti con tanti clienti; alcuni li ho persi per la strada; ho cambiato due volte commercialista e fatto due traslochi: il primo, da via Rivale, all’arrivo di mia figlia Giulia, il secondo dal grande ma rumoroso ufficio di via Maragliano all’attuale ufficio operativo di via Smirne; ho creato una piccola ma solida rete di partner pronta a rispondere alle diverse esigenze dei miei clienti, costruendo anche belle amicizie con alcune persone e interrompendo anche alcuni rapporti importanti dal punto di vista personale e lavorativo.

Perchè la vita del titolare di partita IVA è così: la gioia del cliente che ti chiama per dirti “ti ho fatto il bonifico” o per dirti di essere contento perchè il sito corrisponde alle sue attese, ma anche la difficoltà con cui è necessario rapportarsi con alcuni clienti che tardano a pagare o che impiegano tanto tempo per fornire il materiale. È l’ansia di avere poco lavoro o di averne troppo. È la certezza che a giugno, a luglio e a fine novembre arrivano le tasse da pagare e che entro la fine di dicembre c’è l’acconto dell’IVA da saldare. È la soddisfazione di fare un lavoro che amo e che cambia, per propria natura. Cercando di migliorarsi per poter offrire ai propri clienti servizi e prodotti innovativi e al passo con i tempi.